La trasformazione dell’area dell’ex-cementificio di Albino, lungo la sponda del fiume Serio, è tema di confronto ormai da molti anni, tanto da essere obbiettivo strategico anche del vigente Piano di Governo del Territorio. Il Progetto Urbanistico di Massima, mira a recuperare ai fini produttivi un’area già antropizzata. Il ricambio del tessuto produttivo locale, le mutate esigenze e l’arricchimento dei mix funzionali necessari per le operazioni di trasformazione urbanistica, si esprimono in questo progetto, articolato in funzioni diverse eppure coerente con le vecchie giaciture di pochi corpi di fabbrica. Carattere distintivo del compendio industriale era infatti l’imponenza del Capannone Materie Prime, aggettante perpendicolarmente al fiume, a differenza di tutti gli altri opicifi della valle che, per sfruttare la forza idrica si disponevano parallelamente al fiume stesso. Questa peculiarità è chiaramente leggibile nella composizione volumetrica del nuovo compendio, pur senza ricorrere alla mera citazione mimetica.